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Design Edition

Amore per il bello, passione per la ricerca, attenzione per il cambiamento e intraprendenza ci hanno portato a diventare parte della storia del
design italiano.

Edizioni speciali nate grazie alla collaborazione con affermati designer, architetti, artisti e stilisti.

Abet Laminati è stata la prima azienda ad intuire che la superficie del laminato potesse prestarsi ad essere arricchita anche di elaborazioni grafiche astratte ed originali. Ne sono nate così numerose collezioni che danno al catalogo Abet Laminati una scelta vasta e caratterialmente incisiva.

Whimsy | Arthur Arbesser

Whimsy

Una collezione vivace, giocosa e coloratissima. Il mondo della moda incontra il design e l’architettura d’interni grazie alla collaborazione con il fashion designer di origini viennesi che ha stabilito la propria cifra stilistica in pattern consolidati come il classico quadretto Vichy, gli zig zag di sapore circense o ancora le sue righe inconfondibili.

Arthur Arbesser

Internazionalmente conosciuto come uno dei giovani designer più promettenti, ha stabilito un suo stile personale sofisticato, carico di energia con le sue stampe riconoscibili associate a linee pulite e all’accurata scelta di tessuti, le sue silhouette irradiano una sorta di sensuale modernità. Oltre al suo marchio, Arbesser è consulente per varie case di moda e ha collaborato con aziende quali Apple, Silhouette Eyewear, Hem e Yoox. Molte le collaborazioni come costumista per il teatro tra cui i costumi per il Concerto di Capodanno di Vienna del 2019 e 2022.

Parade | Giulio Iacchetti​

Parade

Il punto di partenza alla base della ricerca progettuale del designer milanese che caratterizza Parade prende avvio da sperimentazioni pittoriche e grafiche basate su un libero fluire di idee, dove diverse tecniche coloristiche hanno dato vita ai laminati Fatto a mano. Si aggiunge poi la famiglia Moduli che deriva da un’intensa ricerca grafica sul modulo perfetto direttamente ispirato al mondo di Escher.

Giulio Iacchetti

Designer, autore e curatore di mostre e libri. Progetta per diverse aziende tra cui Alessi, Artemide, Coop, Danese Milano, Dnd, Moleskine, Nava. Ha fondato il marchio Internoitaliano, con cui sono stati realizzati oggetti e arredi in collaborazione con una rete di artigiani italiani. Sue sono le mostre “Cruciale”,“Razione K”,“Mollette da Bucato” ospitate dalla Triennale di Milano e ultima “Created in Italy” per il Ministero degli Esteri. Nel 2009 la Triennale di Milano gli ha dedicato una mostra intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”. Ha vinto due Compassi d’Oro, per la posata “Moscardino” e per i tombini “Sfera” di Montini.

Digital Nature | Karim Rashid

Digital Nature

Il paesaggio decorativo immaginato dall’eclettico Karim Rashid è un’immersione nell’iconografia postmoderna in cui una spiritualità tutta digitale prende il sopravvento su quella classica della religione. Nasce un linguaggio fatto di simboli digitalizzati, deformati, ipertestualizzati che però si innestano al mondo architetturale contaminandolo e attualizzandolo.

Karim Rashid

Di origini egiziane, vive e lavora a New York dove, nel 1993, ha aperto il suo studio di design. Si occupa della progettazione d’interni ed architetture di hotels, ristoranti e negozi nel mondo ma anche di moda, arredamento, illuminazione, arte e musica per installazioni. Le sue creazioni fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei nel mondo tra i quali il MoMA di New York.

Bacterio | Ettore Sottsass

Bacterio

E’ il motivo da cui prende avvio la sperimentazione sui laminati da parte di Sottsass e in seguito di tutto il gruppo Memphis. L’idea del “bacterio” insieme a quella di altri disegni, deriva da materiali e oggetti comuni e di uso quotidiano come il terrazzo, la maglia di catena e le spugne. Per Bacterio, Sottsass ha dettagliato la struttura della superficie e la forma di un tempio buddista a Madurai, in India, che ha poi astratto in un campo di ghirigori neri.

Ettore Sottsass

Figura eclettica nel panorama del design italiano, inizia la sua attività a Milano nel 1947. Si dedica alla ricerca e alla sperimentazione formale nell’arte, architettura, design e letteratura. Negli anni ‘70 è uno dei protagonisti dell’architettura radicale ed è tra i fondatori della scuola di libera creatività individuale “Global Tools”, intervenendo sulle riviste Domus e Casabella. È stato l’ideatore di Memphis, uno dei fenomeni più interessanti nel campo del design del mobile e dell’oggetto. Le sue opere e i suoi interventi critici sono pubblicati dalle principali riviste internazionali di architettura e di design e sono documentati nella saggistica e in pubblicazioni a lui dedicate.

Misura B-W | Superstudio

Misura B-W

Un pattern diventato icona nel mondo per la sua straordinaria forza grafica che si contrappone a una disarmante semplicità. Superstudio: “Non pensammo mai a un futuro tutto a quadretti, a un mondo tutta bellezza e ragione. Rimossi i riquadri neri dai piani dei tavoli, questi restano solo scacchiere per angeli”.

Superstudio

Il gruppo nasce a Firenze nel 1966, intervenendo con teorie e progetti nel movimento dell’architettura radicale, in quegli anni iniziò la loro collaborazione con Abet Laminati. Nel 1972 partecipa con un ambiente alla mostra “Italy: The New Domestic Landscape” al MOMA di New York; tra il 1973 e il 1975 fa parte della “Global Tools”; prende parte ad una serie di Triennali e nel 1978 allestisce una personale all’Istituto Nazionale di Architettura di Roma. Dal 1973 i membri del gruppo svolgono attività didattica alla facoltà di Architettura di Firenze.

Digital Circus | Paola Navone

Digital Circus

Delicatezza e impalpabilità ma anche una decisa ispirazione dal mondo della natura sono i caratteri che distinguono Neige, Ivy e Fiore pop. Con Broccato invece si rimanda alla più fastosa delle tradizione tessili, quella dei preziosi tessuti usati nell’arredamento e filati con i telai Jacquard.

Paola Navone

Architetto, è una delle più note designer italiane nel mondo. Tra le aziende con cui lavora Poliform, Armani Casa, Baxter, Bontempi, Poltrona Frau. E’ interior decorator, progettista industriale di superfici, ma anche ideatrice di eventi internazionali. Moltissime le mostre e gli allestimenti curati dal 1975 a oggi in tutto il mondo. Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti: il primo premio della sua carriera arriva nel 1983 all’Osaka International Design Award.
Ha accompagnato Abet Laminati nel mondo del design per oltre vent’anni come art director.

Digital Circus | Alessandro Mendini

Digital Circus

“Le superfici decorate sono per noi causa ed effetto di immagini, tempi e situazioni, mute testimonianze, allegre o no, semplici o no, colorate o no, specchio di utopie e di rifondazioni espressive in perenne variazione. Ora si cercava un segno basilare, che esprimesse centralità, calma, lontananza, concentrazione e dilatazione insieme”. (Cit. Alessandro Mendini, Scritti, Skirà editore Milano, 2004)

Alessandro Mendini

Figura illustre nel panorama dell’architettura e del design, è stato socio dello studio Nizzoli Associati fino al 1970 e fondatore della Libera Scuola per la creatività individuale “Global Tools” insieme a Sottsass. Dal 1970 a metà degli anni ‘80 ha diretto le più importanti riviste di design e architettura come “Casabella”,  “Modo”, “Domus”, di cui ha ricoperto nuovamente il ruolo di direttore anche nel 2010.  Associato allo studio Alchimia è stato consulente di numerose aziende per quel che concerne l’immagine e il design. Curatore di mostre e autore di libri ha rappresentato un riferimento importante per la cultura del design italiano.

Febo | Ugo Nespolo

Febo

Le composizioni di Ugo Nespolo si avvicinano alla Pop Art e al Neodadaismo per la ricerca costante di un contenuto ironico e trasgressivo. L'artista ama sperimentare l'utilizzo di diversi materiali e tecniche particolari, sempre alla ricerca di nuovi significati da attribuire agli oggetti. I 10 decorativi della collezione “Febo” non fanno eccezione; i colori sono accesi, i riferimenti alla quotidianità tanti, gli abbinamenti di segni e disegni briosi.

Ugo Nespolo

Artista che esordisce negli anni Sessanta. La sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica e trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà il suo un marchio di fabbrica. Negli anni Ottanta costruisce un consistente bagaglio di esperienze nel settore dell’arte applicata e negli anni Novanta si susseguono mostre, collaborazioni prestigiose, esposizioni, personali e successi come la personale presso la sede Alitalia di New York e le due mostre organizzate in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.